Testimonianza di C.

C. è una psicanalista freudiana aperta, al contrario di molti suoi colleghi, ad approcci e metodi di cura e di crescita personale che si basino su una visione più integrale dell’essere umano. Soffre di emicrania muscolotensiva che la costringe a letto per più giorni due o tre volte al mese. I farmaci antidolorifici che prende da anni sono diventati essi stessi causa dell’emicrania. Lamenta senso di inadeguatezza, di fallimento, dissociazione dal corpo e dalle emozioni.

Sono psicanalista, ma mi interesso alle terapie alternative e alla ricerca di una visione più olistica della malattia e dell’essere umano. Il mio senso di insoddisfazione riguarda sia la professione sia la mia vita in generale. Un matrimonio alle spalle andato male, una famiglia rigida, sessuofobica. Sono sempre stata una brava bambina che ha fatto il suo dovere, sempre in punta di piedi per non disturbare. Sono arrivata alla famosa mezza età chiedendomi chi sono veramente, da dove vengo e dove vado. Mi sono rivolta al rebirthing perché volevo sperimentare qualcosa di nuovo, qualcosa che mi mettesse in contatto con me stessa e che allo stesso tempo mi aiutasse a eliminare le terribili emicranie che non potevo più sopportare. Mi sentivo come impedita a vivere pienamente la mia vita da queste interruzioni cicliche in cui dovevo rifugiarmi al buio in un letto, per giorni. Mi sono convinta, nel corso della mia attività professionale, che non è sufficiente intervenire sulla psiche da una parte e sul corpo dall’altra, parola e farmaci … in un modo scollegato senza stabilire connessioni, cioè non connessioni intellettuali, razionali, ma dell’organismo come un tutto. Nelle sedute di rebirthing, nel respiro ho trovato quello che cercavo. La mia emicrania è scomparsa dopo alcune sedute che sono state però molto dure. Nelle sedute che considero le più decisive per l’inizio del processo di risoluzione del sintomo fisico e di un vero e proprio cammino di autoconoscenza e trasformazione interiore è avvenuto questo: inizialmente arrivava il mal di testa fortissimo, la testa mi scoppiava, molto dolore, volevo smettere, fuggire; sentivo il corpo bloccato, le mani contratte e anche la faccia. Facevo fatica a respirare, ma una voce mi diceva di continuare a respirare, di lasciarmi andare, di non resistere. A un certo punto emerge come un’ondata travolgente, come un uragano violentissimo che mi spazza internamente, un’energia fortissima, più mi lasciavo andare più le contrazioni e i crampi e il dolore si trasformavano in quest’energia. Per alcune sedute questa forza dentro di me si è trasformata in qualcosa che … era rabbia, una rabbia che non sapevo di avere dentro così spaventosamente forte. Io sempre mite, docile, gentile mi sentivo furiosa. E questa rabbia aveva un oggetto che faticavo a riconoscere, non volevo riconoscerlo. Questa rabbia era rivolta contro… mia madre. Per varie sedute scene e scene si riversavano nella mia mente, o sorgevano dalle mie cellule, non so. Scene dell’infanzia, dell’adolescenza, la mia sessualità negata, la mia voce negata. Il cattolicesimo vissuto in modo ristretto e bigotto, il senso del peccato, della punizione. Il piacere era proibito, bisognava soffrire, la vita è sofferenza, dovere, sacrificio. Anche il matrimonio, perché bisogna sposarsi, una vita organizzata come tutti, rispettabile. La mia voglia di trasgressione di quando avevo 16 anni, e non ho mai osato … Piango su di me, sulla mia vita e sento una rabbia che mi scuote. Il mio corpo si agita, batto pugni e gambe sul letto. Poi, questa carica diminuisce progressivamente, sprofondo in uno stato di grande pace e benessere. Mi sento così leggera che mi sembra di non poggiare più sul lettino. Ci sono state altre sedute, non più così energeticamente travolgenti, ma più sottili, più spirituali in cui ho avuto molte intuizioni sulla mia vita, i miei bisogni, le mie relazioni. In generale posso dire che il rebirthing mi ha dato molto, e non solo perché mi ha fatto stare meglio dal punto di vista fisico e psicologico, ma perché mi ha rimesso in movimento. Ha aperto nuovi orizzonti che già presentivo in me ma in modo troppo confuso. Ho capito che nel cambiamento che stavo cercando dovevo dare spazio anche al mio bisogno di spiritualità che era rimasto troppo a lungo inascoltato. Rifiutando il cattolicesimo bigotto avevo rifiutato anche il bisogno di trascendenza. Cercavo un collegamento tra psiche e spirito e l’ho trovato. Ho cominciato a leggere cose interessanti e nuove per me e mi sono avvicinata al buddhismo e alla meditazione.