Milano 27 gennaio 2010
A chi va nelle fiabe la sorte meravigliosa? A colui che senza speranza si affida all’insperabile. Sperare e affidarsi sono due cose diverse. Chi ripete ciecamente, ostinatamente “speriamo” non si affida; spera solo, realmente, in un colpo di fortuna, nel gioco momentaneamente propizio della legge di necessità. Chi si affida non conta su eventi particolari perché è certo di un’economia che racchiude tutti gli eventi e ne supera il significato come l’arazzo, il tappeto simbolico, supera i fiori e gli animali che lo compongono.